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Psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza

Psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza

Quando rivolgersi a uno psicologo dell’infanzia e dell’adolescenza?

Molto spesso non è facile riconoscere quando per un minore, specie se si tratta del proprio figlio, bisogna chiedere una consulenza psicologica. Le situazioni più frequenti sono di natura comportamentale o riguardano problemi dello sviluppo.

Serve rivolgersi allo psicologo quando, ad esempio, un bambino cambia improvvisamente atteggiamento, passando da stati di buon umore a momenti di rabbia ingiustificata. Oppure quando non si alimenta correttamente, dimostra stanchezza apparentemente immotivata o problemi nel ciclo sonno-veglia.  Le motivazioni al consulto posso essere molto variegate fra loro e sintomi di un disagio più profondo.

Quali sono le terapie adottate con i pazienti più piccoli?

Per prima cosa viene fissato un appuntamento con entrambi i genitori o con chi si occupa del bambino, per cercare di ricostruire la storia familiare e fissare un obiettivo terapeutico. Le sedute possono svolgersi alla presenza dei genitori, ma non necessariamente, poiché dipende dalla tipologia di problema e dall’età del bambino.

Durante le sedute lo psicologo cercherà per prima cosa di mettere a proprio agio il bambino, proponendogli di disegnare, fare giochi di ruolo o modellare oggetti. È molto importante per una buona prognosi la qualità della relazione che si instaura all’interno del setting terapeutico.